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Scatole quadrate per pizze tonde. Breve storia della pizza d’asporto.

Avete mai notato che le scatole per la pizza non rispettano la classica forma arrotondata del cibo più amato degli italiani? C’è una motivazione molto semplice e siamo qui per raccontarvela! 

La pizza è uno degli alimenti più antichi del mondo, pensate che in alcune caverne preistoriche sono state ritrovate dagli archeologi tracce di focaccelle di grano cotte su pietre roventi, le più antiche antenate del delizioso alimento che oggi rallegra i sabato sera di tanti italiani.

In realtà la pizza ha attraversato i secoli e la storia riscuotendo sempre un enorme successo. Egiziani, greci, latini e perfino etruschi, realizzavano focaccine di pasta lievitata condite con miele, datteri, formaggi e verdure di vario tipo. Nella meravigliosa Pompei è stato recentemente riportato alla luce un antico Termopolio, un banchetto di street food, dove i latini potevano acquistare gustosi cibi e bevande da asporto, tra cui anche il Panis Focacius (dal latino: “panis“, ovvero pane, cotto al “focus“, focolare).

La Pizza Margherita, la regina del food delivery

Ma la storia della moderna pizza è indissolubilmente legata alla meravigliosa città di Napoli e alla storia del suo popolo che ha reso questo delizioso alimento uno dei simboli dell’Italia nel mondo.

Già nel ‘500, i Napoletani avevano cominciato a condire dei pani rotondi e piatti con una salsa povera a base di pomodoro e basilico. Il “pomo d’oro”, originario del Perù, era stato da poco introdotto nelle tavole europee, chiamato così perché di colore giallo dorato, molto diverso dal pomodoro rosso dei giorni nostri.

La pizza era un alimento povero ed esclusivamente pensato per il take away. Veniva venduto agli angoli delle strade da venditori ambulanti che utilizzavano dei  piccoli contenitori di rame a forma di botte – dotati di doppio fondo nel quale inserivano le braci per tenere al caldo il prodotto – questi trasportavano le pizze appena sfornate “a domicilio”. Nacque così la curiosa “Pizza a otto”, si mangiava subito, ma si pagava otto giorni dopo con un piccolo sovrapprezzo, un’usanza che conferma ancora una volta le sue origini umili di alimento semplice, ma nutriente e gustoso.

Facciamo un salto temporale e arriviamo nel 1889, re Umberto I e la regina Margherita trascorrono le loro vacanze estive presso la reggia di Capodimonte a Napoli. Incuriositi dalla fama della pizza, decidono di ordinarne una dal più noto e rinomato “pizzaiuolo” del tempo, Raffaele Esposito, che si trovava alla salita Sant’Anna, a pochi passi da via Chiaia (la sua pizzeria, “Pietro il Pizzaiolo”, esiste ancora oggi come “Pizzeria Brandi”). 

Il pizzaiolo creò per i palati fini dei reali tre prelibate versioni della pizza: la prima, detta “Mastunicola“ a base di lardo, formaggio e basilico; una con aglio, olio e pomodoro e una terza con mozzarella, pomodoro e basilico, omaggio ai colori della bandiera. La regina Margherita fu totalmente conquistata da quest’ultima, tanto da spingere il giovane pizzaiolo a riproporla nel suo locale proprio con il nome di “pizza Margherita”.

Gli anni ‘80, il cinema e l’American Pizza

La fama della pizza arriva oltreoceano grazie ai tanti italiani emigrati in America e conquista anche il popolo a stelle e strisce. La pizza in formato maxi mangiata a spicchi da sedicenti teenager americani è un’immagine simbolo del cinema hollywoodiano degli anni ‘80. Infatti è proprio grazie a capolavori cinematografici di quegli anni che nasce un nuovo modo di interpretare il consumo, diventando simbolo assoluto di convivialità, gusto e compagnia. 

Sempre più famiglie scelgono di consumare l’alimento non in pizzeria, ma comodamente seduti sul divano di casa, durante la visione di un film o di una partita di calcio con amici. I locali rispondono alla nuova esigenza dei consumatori attivando dei servizi di consegna a domicilio e per garantire gusto e qualità della pietanze cercano nuove soluzioni per la consegna. Nasce così la scatola in cartone quadrata per asporto della pizza, brevettata nel 1985 da Sergio Boscolo.

Perché le scatole per pizze non sono rotonde?

Dopo questo avvincente excursus nella storia della pizza delivery, rispondiamo alla domanda che incuriosisce tutti. Ma se le pizze sono tonde, perché la loro scatola è sempre quadrata? Facile a dirsi, la risposta è per praticità, infatti le pizze non hanno mai una forma regolare e sarebbero difficili da inserire in un cerchio perfetto.

Inoltre, la scatola quadrata è più facile da immagazzinare, trasportare e imballare, mantiene inalterata la sua forma e può essere rapidamente assemblata. Proprio come la nuova scatola pizza DELIVERIDEAL di Star Box, una soluzione pensata appositamente per rispondere alle esigenze di robustezza e praticità di confezionamento delle nuove pizzerie. Il prodotto ideale per consegnare pizze sempre calde, gustose e fragranti come appena sfornate.

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